Operando nel mercato del caffè verde sia come agenti che come diretti importatori, ci occupiamo con impegno e professionalità della selezione alle origini, della mediazione, dell’informazione e vendita sul mercato nazionale e internazionale del caffè verde.
La nostra grande forza è il rapporto con le origini: lavoriamo infatti in contatto giornaliero con tutti i più importanti paesi esportatori di caffè verde e ci dedichiamo alla costante collaborazione con i singoli produttori, con i quali condividiamo una profonda passione per il caffè di qualità.
Al fine di garantire e fornire ai nostri clienti un servizio di informazione e consulenza sul mercato, ci teniamo costantemente aggiornati raccogliendo quotidianamente e direttamente notizie dai nostri contatti nei vari paesi di origine.
Per i nostri clienti miriamo a divenire fiduciari, consulenti, partners commerciali.
Uno dei punti di forza del nostro team sono i soci fondatori che con la loro grande esperienza ultra ventennale e il loro carisma hanno saputo creare della GEC un’immagine di professionalità ed affidabilità.
La freschezza dei giovani, ancora coinvolti nel loro percorso di crescita professionale, arricchisce di idee nuove e amplia le prospettive per il futuro della società.
In considerazione del tempo oramai trascorso, il legame creato e consolidato negli anni con ciascuno di questi produttori ci ha permesso e permette giorno dopo giorno di costruire e rinnovare un rapporto di piena trasparenza e amicizia: questo è ciò che ci rende particolarmente fieri e forti.
Collaboriamo con i nostri fornitori come se fossero nostri soci per mantenere un controllo attento sul caffè in origine, per poter supervisionare al meglio tutte le fasi della preparazione del caffè, per poterne curare l’imbarco e l’arrivo a destino.
Nello svolgere la nostra attività di trader ci rivolgiamo a due soggetti diversi e per essi forniamo un servizio diverso e dedicato:
- un servizio di acquisto a monte a favore del cliente
- un servizio di vendita a valle in favore del fornitore.
Creiamo così una connessione tra domanda e offerta collocate in contesti geografici lontani e differenti, manteniamo alta l’attenzione sulla fattibilità e convenienza di ognuna delle operazioni che seguiamo assistendo il cliente in tutte le fasi della transazione.
Fase fondamentale e posteriore alla conclusione del contratto, è la gestione dello stesso in tutte le sue fasi.
Il nostro cliente ha così la possibilità di vedersi sollevato da tutta l’ attività di monitoraggio che va dalla scelta del prodotto al ritiro e/o consegna della merce.
Tutti i contratti vengono meticolosamente seguiti, dalla loro nascita fino all’arrivo dei container presso lo stabilimento dal compratore.
Qualora, durante il percorso, dovessero nascere problemi siamo in grado di garantire, contando sulla nostra esperienza nel settore e sulla nostra alta professionalità, l’immediato intervento per una pronta risoluzione delle problematiche.
GIUSEPPE VERDI
Il caffè trova la sua origine nell’unione tra la terra, l’acqua, il sole e le cure pazienti dell’uomo. Ed è proprio a partire dalle nursery che l’uomo gioca un ruolo fondamentale nello sviluppo e nella crescita della pianta.
Le piantine di caffè, prima di essere messe a dimora , devono infatti essere collocate all’interno di uno spazio controllato, il vivaio appunto, attraverso un processo di pregerminazione e successiva germinazione.
La pregerminazione avviene attraverso l’inserimento dei semi di caffè tra due sacchi di juta bagnati e solo una volta germogliati, gli stessi semi, potranno essere trasferiti in dei piccoli contenitori da collocare all’interno del vivaio. Il vivaio deve avere condizioni assolutamente controllate e fornire alle piccole piante non ancora sviluppate le giuste quantità di esposizione diretta al sole e, soprattutto in questa fase, di ombra.
Superata questa fase iniziale, la più delicata di tutto il processo, la pianta di caffè viene esposta per due mesi alla luce diretta del sole, tempo necessario per giungere alla lignificazione del fusto, quindi al successivo impianto nella sua sede definitiva.
Il caffè è una pianta tropicale coltivata nella fascia tropicale che circonda la Terra, tra il tropico del Cancro e il tropico del Capricorno, e trova il suo habitat naturale tra i 200 e i 2000 m di altitudine, con temperature variabili da 15 a 25 °C, in un clima caldo e umido con abbondanti piogge intervallate da stagioni secche.
Molte sono le specie di piante del genere Coffea, ma solo due hanno rilevanza economica per la produzione del caffè: la Coffea arabica, detta solitamente arabica, e la Coffea canephora, nota comunemente come robusta.
L’Arabica è un caffè coltivato ad alta quota, con personalità floreale o fruttata, piuttosto acido al palato e con un basso contenuto di caffeina. I migliori Arabica vengono prodotti in tutta la fascia attorno all’equatore, tra i 1.000 e i 2.000 metri di altitudine, dove luminosità e temperature notturne fredde rallentano la maturazione favorendo la germogliazione di fave dure e aromatiche.
Il Robusta, più intenso invece, con un amaro più accentuato ed una corposità maggiore cresce nelle ragioni più pianeggianti, calde ed umide tra i 100 e gli 800 metri.
La produzione è ripartita in tre grandi zone geografiche.
1. America centrale e del Sud: fornisce il 70% della produzione mondiale, principalmente Brasile (primo produttore mondiale), Colombia (terzo produttore mondiale), El Salvador, Guatemala e Messico.
2. Africa centrale: fornisce il 10% della produzione mondiale, in particolare Costa d’Avorio, Etiopia e Uganda.
3. Asia: produce il 20% del caffè, in particolare in Vietnam (secondo produttore mondiale), Indonesia e India, con produzioni in aumento.
La pianta, nella sua fase iniziale in piantagione, si presenta con grandi foglie di color verde brillante, non vi è ancora nessuna traccia dei caratteristici frutti rossi, e con delle radici che si sviluppano in verticale penetrando per diversi metri nel sottosuolo.
Per i primi quattro mesi la pianta non darà nessun tipo di frutto, solo dopo tale periodo inizierà ad arricchirsi di piccole bacche tondeggianti le quali, una volta maturate a dovere, assumeranno il caratteristico colore rosso acceso.
E’ dal fiore del caffè, che dopo qualche mese, nasce il frutto chiamato ciliegia.
Il fiore del caffè è caratteristicamente di colore bianco e sprigiona un delicato profumo di gelsomino. Pochi giorni dopo la sua sbocciatura il fiore perde i suoi petali: il frutto subentra al fiore tra i 6 e 9 mesi per l’Arabica e da 9 a 11 per il Robusta (c.d. Allegamento).
E’ la ciliegia che dona alla pianta del caffè quel colore rosso arancione caratteristico.
Su uno stesso ramo si trovano ciliegie di caffè aventi gradi di maturazione diversi. Le ciliegie o drupe sono in primis di colore verde, per poi assumere una colorazione rossa – arancione giunte alla loro maturazione completa.
Ciascuna drupa contiene al suo interno due fave affiancate, che costituiranno il caffè verde, circondate da una mucillagine, a sua volta ricoperta da una polpa rossa e carnosa. I due semi sono ricoperti da una pellicola spessa e biancastra detta pergamino, svolgente una funzione protettiva,mentre nello strato sottostante si trova una seconda pellicola di colore argenteo, perfettamente aderente al seme.
Il seme dell’Arabica di colore verde ha un solco che ricorda una “S”, mentre quello della Robusta è più rotondeggiante con un solco quasi dritto ed ha un colore verde pallido, con sfumature grigie.
La raccolta con il metodo del c.d. picking si effettua a mano, per selezionare soltanto i frutti più maturi. Tale approccio impone di raccogliere i frutti in più volte (da 6 a 8) poiché le drupe dello stesso ramo raggiungono gradi di maturazioni in tempi diversi. Si può con questa tecnica selezionare e procedere all’eliminazione dei chicchi ancora troppo verdi ed astringenti, ovvero troppo maturi e fermentati.
Nello stripping le ciliegie vengono raccolte su un telo appoggiato a terra, senza alcuna distinzione tra i differenti gradi di maturazione: le ciliegie vengono fatte cadere mediante un’operazione di raschiamento delle stesse dalla superficie del ramo. Se la raccolta è avvenuta per stripping sarà necessario procedere alla separazione dei frutti dalle foglie, dai pezzi di legno e dalle pietruzze.
Accanto a questi negli ultimi decenni si è sviluppato anche il c.d. Metodo meccanico: soprattutto utilizzato sulle fasce pianeggianti e su terreni poco accidentati, consiste nel far passare tra gli alberi una macchina che scuotendo i rami fa cadere tutti i frutti assieme.
Metodo a umido
Nel trattamento in umido i frutti dopo la raccolta subiscono:
- la spolpatura: passano attraverso macchine spolpatrici che, in un flusso continuo di acqua, rompono buccia e polpa liberando i semi
- la fermentazione: i semi, ancora ricoperti da mucillagine di polpa e pergamino, vengono lasciati in vasche con acqua per 1-3 giorni, in modo che la mucillaggine fermenti e si decomponga
- il lavaggio: i chicchi sono lavati dentro piccoli canali mediante l’utilizzo di acqua corrente
- l’essicazione: al sole o in essiccatoi
- la snocciolatura: il caffè viene passato in apposite macchine decorticatrici a frizione, a rulli o a percussione, che spezzano il pergamino senza danneggiare i chicchi e li inviano alla setacciatura, effettuata con macchine setacciatrici che li selezionano e dividono per dimensione.
E’ questo il trattamento per i c.d. caffè lavati o meglio noti come MILD, quasi sempre di qualità Arabica, superiore e ineguagliabile.
Metodo a secco
Consiste in una mere essicazione delle ciliege all’aria aperta, su grandi aree, per alcuni giorni. Seguendo questo metodo, le fave non vengono preliminarmente spolpate e i frutti vengono fatti essiccare distendendoli al sole e girandoli più volte con un rastrello per evitare eventuali fermentazioni; l’operazione può essere eseguita anche in essiccatoi, con un risultato più rapido e sicuro, ma qualitativamente inferiore. Quando la polpa è secca si effettua la snocciolatura: si fanno passare le bacche in una macchina decorticatrice che spezza la buccia e il pergamino liberando i chicchi. Al termine, si fa la setacciatura, che prevede la separazione e contemporanea selezione per grandezza: con macchine setacciatrici si separano i chicchi da buccia e polpa, poi si dividono per grandezza facendo cadere e raccogliendo prima i chicchi più piccoli, poi quelli di dimensioni maggiori, classificandoli cosi per tipo e per grandezza (“crivello”).
Il metodo a secco, decisamente più rapido e meno costoso del trattamento a umido, fornisce i caffè “non lavati” o “naturali” .
I caffè sono principalmente spediti per nave, trasportati in sacchi di juta da 60 o 69 kg, verso i paesi importatori.
Per ottenere un caffè eccellente, i sacchi di juta vengono stipati nei container per sfruttare meglio lo spazio, e nei container vengono adottati tutti gli accorgimenti per evitare ogni rischio di muffa, condensa e odori indesiderati. I sacchi sono posizionati in maniera da permettere la circolazione dell’aria tra di loro.
GEORGES COURTELINE
Unione Italiana Food
The ICE – Coffee C ® Futures US
www.theice.com – Coffee-C-Futures
The ICE – Robusta Coffee Futures
www.theice.com – Robusta-Coffee-Futures
CAMERA ARBITRALE DEL CAFFE’ (CAIC)
Associazione formatasi nel 1977, la cui competenza è quella di risolvere tutte le controversie (anche qualitative) per i contratti conclusi mediante i termini del Contratto Europeo del Caffè o i tre Contratti Nazionali.
Possono diventare membri della CAIC tutte le imprese italiane e straniere che operano nel settore attraverso una quota associativa annuale, la cui domanda deve essere approvata dal consiglio direttivo.
Figure principali dell’associazione sono il “Consiglio direttivo della camera arbitrale”, composto da operatori con elevata esperienza nel mercato del caffè, che tutela il regolare funzionamento delle istituzioni e dei collegi arbitrali. “Collegio arbitrale” costituito secondo lo statuto arbitrale, il cui compito è quello di regolare le forme di partecipazioni alle attività della CAIC e gli schemi per lo svolgimento degli arbitrati. Possono essere nominati “Arbitri” tutte le persone che appartengono ad imprese associate alla CAIC, la cui domanda di iscrizione viene sottoposta al Consiglio direttivo il quale verifica le competenze del soggetto.
SCA
Lo SCAA (Specialty Coffee Association of America) costituito inizialmente per far conoscere al mercato Americano i caffè speciali attraverso la loro dedizione, l’operosità, l’entusiasmo, il talento nell’organizzazione, la cultura e la commercializzazione e soprattutto la capacità di, ha dato successivamente vita allo SCA (Specialty Coffee Association) associazione costituita nel 1998 da membri/soci di tutto il mondo, la cui mission è di creare l’eccellenza del caffè attraverso la ricerca, educazione e comunicazione. Ciò ha permesso anche una maggiore diffusione della bevanda “caffè” in diversi modi di preparazione: a filtro, alla turca, in espresso.
In tutti i paesi europei e anche in altri, sono nati i Chapter SCAE nazionali che hanno portato e portano avanti le attività e i progetti sulla diffusione della cultura del caffè.
MICHAIL BAKUNIN
Piazza del Monastero 2/1
16149 GENOVA
ITALY
CEO – Trader
Phone +39 010 4699378
Mobile +39 3355492253
skype: gec-vercelli
Junior Trading Assistant
Phone +39 010 4699378
Mobile +39 328 6262952
skype: Carolina Norbiato GEC
Trading Assistant
Phone +39 010 4699378
Mobile +39 328 8876565
skype: Giorgia Cecchi – GEC
Green Elite Coffee S.r.l. rende noto di avere concluso il programma di intervento ammesso ad agevolazione relativamente al seguente bando:
PROGRAMMA OPERATIVO REGIONALE 2014 – 2020
Obiettivo “Investimenti in favore della crescita e dell’occupazione”
COFINANZIATO DAL F.E.S.R. – FONDO EUROPEO DI SVILUPPO REGIONALE
Asse 3 “COMPETITIVITA’ DELLE IMPRESE (OT3)”
Bando attuativo Azione 3.1.1 “Aiuti per investimenti in macchinari, impianti e beni intangibili e accompagnamento dei processi di
riorganizzazione e ristrutturazione aziendale” – Covid 19 Adeguamento Processi produttivi delle PMI – SECONDA EDIZIONE
Green Elite Coffee S.r.l. al fine di rispettare i protocolli di sicurezza anti-contagio ovvero il contenimento della diffusione del virus COVID 19 negli ambienti di lavoro ha introdotto le seguenti misure incentivando:
- l’utilizzo del lavoro agile dotando il proprio personale dipendente delle attrezzature informatiche adeguando i sistemi informatici ed il programma software adeguato per poter effettuare il lavoro in smart working;
- l’utilizzo delle mascherine nei casi di non rispetto della distanza di sicurezza o con fornitori e clienti esterni e l’osservanza delle regole di igiene delle mani attraverso utilizzo di gel disinfettanti e guanti monouso
- controllo della temperatura giornaliera attraverso il termoscanner;
- installazione di barriere protettive in plexiglass;
- sanificazione giornaliera delle postazioni di lavoro dei servizi igienici utilizzando i prodotti igienici e sanificanti.